L‘impermeabilizzazione di terrazzi e balconi consiste nell’applicazione di uno strato protettivo di membrana impermeabilizzante, o di guaina liquida, per evitare perdite al piano sottostante e per scongiurare il rischio infiltrazioni.
Capita infatti molto spesso che, soprattutto nelle terrazze con superfici piane, si verifichino perdite, in quanto l’acqua non drena correttamente. Iniziando ad accumularsi filtra attraverso le piccole crepe e le fratture, danneggiando così le strutture sottostanti. Ecco perché l’impermeabilizzazione dei balconi è fondamentale e va effettuata in modo corretto. Come impermeabilizzare un terrazzo, dunque, e quali sono i costi dell’operazione?
Per impermeabilizzare il terrazzo esistono diverse soluzioni. Ecco qui un riassunto delle varie opzioni e del loro funzionamento.
Manto impermeabile anch’esso prefabbricato, le membrane polimeriche non contengono bitume (o lo contengono in percentuali inferiori al 50%). Vendute a rotoli e meno utilizzate rispetto alle membrane bituminose, in genere sono realizzate in PVC o in polietilene.
La loro resistenza meccanica è buona, l’elasticità è ottima: si tratta dunque di membrane capaci di resistere alle escursioni termiche, e di sopportare i movimenti e gli assestamenti che spesso possono esserci tra il supporto e il pavimento.
Facili da posare, e durevoli nel tempo, sono però poco resistenti ai raggi UV e non sono molto performanti nei punti critici.
Bituminose o non bituminose, le membrane autoadesive non necessitano di fiamme per l’installazione: si incollano infatti attraverso una semplice pressione, a temperatura ambiente.
Capaci di ridurre al minimo il rischio di scivolamento, aderiscono al supporto in modo ottimo e si installano facilmente. Per questo motivo sono utilizzate di frequente per impermeabilizzare terrazzi e balconi.
Indicate quando si ha la necessità di lasciare a vista lo strato impermeabilizzante, le membrane ardesiate resistono alle intemperie e ai raggi UV (sono infatti caratterizzate da un manto superficiale, che protegge la membrana).

In commercio, oltre alle versioni ardesiate, esistono anche le varianti rivestite in rame o in alluminio (che hanno costi più elevati, ma non si usurano).
Tuttavia, le loro caratteristiche le rendono adatte solo alle coperture non calpestabili.
Un’alternativa alle membrane impermeabilizzanti è la guaina liquida. Più comoda da applicare, in quanto può essere versata sull’intera superficie e poi stesa con rulli o pennelli, resiste ai raggi UV, agli agenti atmosferici, ai cicli di gelo-disgelo e impedisce all’acqua di ristagnare.
Le guaine liquide sono la soluzione perfetta per impermeabilizzare il terrazzo senza togliere il pavimento: possono infatti essere applicate su pavimenti già piastrellati, in modo che lo spessore totale della piastrella e della guaina non superi i 15 mm.
I vantaggi delle guaine liquide sono numerosi. Sono infatti prodotti versatili, resistenti all’ingiallimento e semplici da pulire. Non subiscono danni se sottoposti all’uso di agenti chimici, e non temono le temperature da -30°C a +80°C. Possono essere applicate su numerosi tipi di pavimentazioni, dal gres porcellanato alla pietra naturale.

Il più delle volte, le infiltrazioni d’acqua sul balcone avvengono in corrispondenza delle fughe (laddove è più semplice che l’acqua penetri). É, dunque, necessario occuparsi della loro manutenzione, per assicurarsi che siano sempre ben stuccate e che non diano segni di deterioramento.
Per impermeabilizzare le fughe è possibile applicare uno strato protettivo a base di solvente: dopo aver pulito la superficie, lo si stende con un pennello sia sulle fughe che sulle eventuali crepe presenti sul balcone.
La media è di 25 – 70 €/mq, a seconda dei prodotti utilizzati e del procedimento (se si esegue l’impermeabilizzazione da sé, o ci si affida invece ad una ditta specializzata).