Gli alberi sempreverdi sono un elemento importantissimo all’interno di un giardino, poiché consentono di avere un’area verde sempre viva. Prima ancora di analizzare quali sono i migliori alberi che non perdono le foglie, è importante sapere che questi necessitano di terreni profondi, affinché le loro radici si sviluppino a dovere.
Capaci di crescere in ogni clima, gli alberi da giardino sempreverdi sono adatti anche ai meno esperti. L’importante è acquistare piante giovani coltivate in vaso, in quanto gli alberi a radice scoperta potrebbero causare qualche problema durante l’impianto e nel primo periodo di crescita.
Prima di mettere a dimora un albero sempreverde, è necessario che il terreno venga liberato da erbacce ed eventuali radici, e che venga vangato a dovere. Una volta interrato l’albero, è bene concimarlo con un terriccio universale e predisporre poi un sistema d’irrigazione che lo bagni con regolarità e in abbondanza, ma senza eccedere.
I primi due anni sono solitamente i più difficili: durante l’inverno, quando le temperature si fanno rigide, è bene proteggere il tronco dell’albero con un telo e le radici con un leggero strato di corteccia. Se invece i tronchi sono sottili, quando ad esempio la pianta è molto giovane, è consigliabile utilizzare un tutore per sorreggerla e un cappuccio di TNT per difenderla dagli agenti atmosferici.
Quando scegli gli alberi sempreverdi da acquistare, fai sempre riferimento al clima in cui vivi: sebbene siano resistenti, alcune specie potrebbero soffrire il freddo oppure il caldo eccessivo.
Devi anche pensare alle dimensioni dell’albero e alla quantità di ombra che farà. In inverno la luce è limitata, quindi fai attenzione affinché non metta troppo in ombra la tua casa: questo potrebbe renderla più fredda, costringendoti a spendere di più per il riscaldamento.
Individua dunque il punto del giardino in cui piantare l’albero, e informati sulle sue dimensioni e sul suo tasso di crescita. Inoltre, tieni in considerazione il tipo di terreno e la quantità di luce che riceverà. A quel punto, sarai pronto a trovare la varietà giusta per te.
Pianta simbolo del Natale, l’agrifoglio si caratterizza per i fiori sia maschili che femminili e per le foglie acuminate, dal colore verde scuro.

Dove piantare l’agrifoglio? La posizione ideale è a mezz’ombra, soprattutto se si vive in una zona calda. Il terreno dovrebbe essere preferibilmente acido: se argilloso o troppo basico, la pianta non cresce bene.
Pianta il tuo agrifoglio alla fine dell’inverno, concimando con abbondanza il terreno: dalla fine dell’estate all’intero periodo autunnale vedrai spuntare tanti fiori bianchi, riuniti a mazzetti. La potatura invece non deve essere fatta più di due volte all’anno (all’inizio e alla fine dell’estate).
Tra gli alberi che non perdono le foglie, uno dei più amati è l’olivo. Col suo tronco chiaro ricco di nodi, la corteccia profumata e le foglie argentee, quei fiorellini bianchi che lasciano il posto alle olive, è una pianta altamente decorativa.
L’olivo è quindi perfetto per diventare il protagonista del giardino: assicurati però che non abbia altre piante vicine, poiché necessita di un’area spaziosa.
Le accortezze che richiede non sono molte: ricordati solo di coprirlo con un telo se vivi in una zona dagli inverni rigidi e di innaffiarlo abbondantemente quando fa più caldo.
La magnolia è tra gli alberi sempreverdi più diffusi nei giardini italiani. A crescita lenta, non supera i 4 metri d’altezza.

Coltivarla è semplice: ricordati solo di bagnarla generosamente i primi anni, riducendo poi la quantità d’acqua gradualmente con la sua crescita. I fiori non si vedono subito: è necessario aspettare qualche anno perché sboccino (da marzo a settembre, a seconda della varietà).
Le uniche accortezze? Tieni dello spazio libero attorno all’albero, poiché non ama la vicinanza ad altre piante, e scegli una specie con fioritura tardiva se la coltivi in giardino.
Conifera amatissima, il tasso può raggiungere i 20 metri di altezza. È dunque adatto ai giardini più ampi, così che non proietti troppa ombra sulla casa.

Coltivarlo, invece, è molto semplice: si accontenta infatti dell’acqua piovana, non ha bisogno d’irrigazione e non teme il caldo né il freddo. Bisogna però fare attenzione alle sue bacche, soprattutto se ci sono dei bambini: per l’uomo sono estremamente tossiche.
Esattamente come il tasso, anche l’eucalipto ha bisogno di molto spazio.

Può arrivare infatti a 30 metri d’altezza, se il terreno è ben drenato e se viene concimato con costanza. Una volta cresciuto, ripaga con la sua incredibile bellezza e con quelle foglie a cuore tra il verde e l’azzurro.