Lo scarico intasato è tra i problemi più frequenti che si possono presentare in cucina, ed è anche un fastidioso inconveniente. Uno scarico otturato mette fuori uso il lavandino, di fatto, e rende inutilizzabile la cucina.
Ma cosa intasa lo scarico della cucina? Una tra le cause più frequenti è il detersivo per i piatti che, solidificandosi e unendosi ai residui di cibo e al calcare, crea ingorghi nello scarico.
Per prevenire il problema, è consigliabile utilizzare detersivi biodegradabili o biologici, che si decompongono molto più velocemente.
Tuttavia, il nemico più ostinato degli scarichi è il calcare: i blocchi che forma resistono all’acqua, ai prodotti chimici e agli sturalavandini, e richiedono l’intervento di un professionista.
Ciò che si può fare, è invece stare attenti a come si smaltisce il cibo rimasto nei piatti e nelle pentole, quindi:
Ma come si può sturare il lavello della cucina, in caso sia intasato? Ecco una guida con i rimedi più efficaci.
Se il grasso o i residui di detersivo hanno bloccato lo scarico, il primo e più semplice rimedio che puoi tentare è l’acqua bollente.
Porta a ebollizione mezzo litro d’acqua sul fornello, oppure utilizza il bollitore, e versala subito nello scarico. Apri il rubinetto per vedere se l’acqua defluisce regolarmente: se continua a scendere lentamente o resta ferma nel lavandino, ripeti il processo.
Attenzione, però: non utilizzare questo metodo se lo scarico è collegato a tubi in PVC, poiché l’acqua bollente potrebbe sciogliere o danneggiare la plastica. Se non riesci a rimuovere l’ingorgo dopo il secondo tentativo, è necessario optare per una soluzione più “estrema”.

Prima di passare ai rimedi chimici, vale la pena provare con ciò che si ha in dispensa.
Armato di guanti monouso svuota il lavello quanto più possibile, e versa mezza tazza di sale da cucina nello scarico. Versa quindi un litro d’acqua bollente, lascia agire per qualche minuto e poi sciacqua con un po’ di acqua calda per eliminare il composto.
In alternativa, per riparare gli scarichi otturati puoi utilizzare il bicarbonato e l’aceto. Togli l’acqua stagnata, versa una tazza di bicarbonato di sodio nello scarico e poi una tazza di aceto bianco o di mele. La soluzione comincerà a sobbollire: metti il tappo e aspetta cinque minuti. A quel punto, fai scorrere l’acqua calda per vedere se l’ingorgo si è risolto. Ripeti il procedimento un’altra volta se l’acqua sta scendendo ma più lentamente del normale.
L’ultimo rimedio naturale prevede l’impiego di bicarbonato e sale: mescola mezza tazza di ciascun ingrediente, e versa nello scarico. Lascia agire qualche ora, e prova a far scendere dell’acqua bollente.
Se alla base dell’otturazione non vi è il calcare, quasi con certezza questi rimedi funzioneranno.
Un rimedio spesso risolutivo è lo sturalavandini a molla. Srotolalo nello scarico fino a quando trovi l’ostruzione: a quel punto, gira la maniglia per rimuovere i detriti.
Se non hai a disposizione uno sturalavandino, puoi crearne uno con una gruccia metallica. Con una pinza “srotolala” fino a formare un lungo filo: tieni però l’uncino, perché ti servirà per colpire l’ostruzione. Indipendentemente dallo strumento che stai utilizzando, non spingere troppo bruscamente, poiché potresti spingere accidentalmente l’ostruzione più in basso. Quando senti di averla colpita, agganciala e tira i detriti attraverso lo scarico. Continua a farlo finché sei certo di aver risolto il blocco, e fai dunque scorrere l’acqua.
Un altro rimedio meccanico piuttosto efficace è la pistola stura tubi a tamburo, una sorta di “evoluzione” dello sturalavandino a molla.

Non basta sapere come si stura il lavandino della cucina: è necessario sapere in primis come evitare che si creino dei blocchi.
La misura preventiva più importante è evitare di gettare nello scarico:
È bene prestare attenzione anche se si dispone di un tritarifiuti: cerca di non macinare più di una tazza di rifiuti alimentari alla volta.
Un piccolo trucco? Prepara una soluzione in parti uguali di acqua e aceto, e congelala in una vaschetta per cubetti di ghiaccio. Circa una volta al mese, macina alcuni dei cubetti così da raschiare via l’accumulo di rifiuti alimentari mantenendo il tritarifiuti fresco e profumato.
Un’altra buona abitudine è far scorrere l’acqua calda nello scarico dopo ogni utilizzo del lavandino, per mantenere tutto pulito.
Infine, è possibile tenere puliti gli scarichi utilizzando regolarmente un liquido per la manutenzione di tubi e canalizzazioni e un riattivatore che vada ad eliminare i cattivi odori.
Periodicamente, per prevenire l’otturazione degli scarichi, è consigliabile anche pulire il sifone. Per farlo, svita il tappo d’ispezione e togli i detriti svuotandoli in una bacinella. Se il tappo non c’è, chiudi l’acqua, svita i due dadi di fissaggio con una pinza per sifoni, rimuovili e smonta il sifone. Versa dunque nella bacinella acqua e detriti, prima di rimontare il tutto.