La raccolta differenziata tra organico e altri materiali è indispensabile per la sostenibilità ambientale. Come ci ricorda l’Unione Europea, trasformare i rifiuti in risorse è importante dal punto di vista ambientale ed economico. Il riutilizzo e il riciclo creano posti di lavoro a livello locale e stimolano l’innovazione, riducono lo sfruttamento delle risorse naturali e la dipendenza dalle materie prime di importazione.
Per poter separare correttamente i rifiuti organici dai restanti, però, è essenziale sapere cosa si butta nell’organico e cosa no. Vediamo in questo articolo di dare risposta a tutti i tuoi dubbi.

I rifiuti raccolti separatamente nel bidone dell’organico possono essere trasformati in compost, utilizzati come fertilizzante naturale o per produrre energia, contribuendo all’economia circolare. La buona notizia è che in Italia dei 29,6 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani prodotti nel 2021 il 64% è stato oggetto di raccolta differenziata. E regioni come Veneto, Sardegna e Lombardia hanno superato l’obiettivo del 65% fissato dalla normativa.
Se con la raccolta differenziata degli imballaggi e della plastica siamo ancora lontani dagli obiettivi previsti entro il 2025, la Commissione europea ha sottolineato i successi della raccolta differenziata dell’organico in alcune città italiane, come Milano e Parma.
L’organico costituisce il 39% del totale dei rifiuti raccolti, di cui la maggior parte proviene da cucine e mense. A questo proposito vale la pena fare una precisazione. Spesso si crea confusione tra i termini “umido” e “organico”. La differenza tra umido e organico sta principalmente nella composizione dei rifiuti.
L’umido si riferisce ai rifiuti alimentari, mentre l’organico include una gamma più ampia di materiali biodegradabili, incluso il verde da giardino.
Nel bidone dell’umido finiscono tutti gli avanzi alimentari, sia cotti che crudi. Anche i cibi scaduti e avariati vanno messi nel bidone dell’organico da cucina, l’importante è che siano prima rimossi dal loro involucro.
La raccolta differenziata è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti. Separare correttamente i rifiuti dell’umido dagli altri permette il loro riutilizzo in modi sostenibili, come il compostaggio o la produzione di energia. Questo processo contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra e supporta l’economia circolare.
Ci sono alcune categorie di materiali che tutti sanno di non poter mettere nel bidone dell’organico. Sono soprattutto quelli che possono essere riciclati attraverso la raccolta differenziata, come plastica, carta, alluminio e vetro.
Nonostante le buone intenzioni, alcuni errori comuni possono compromettere l’efficacia della raccolta differenziata dell’umido. Sapere cosa si butta nell’organico e cosa no è importante per evitare di gettare nel bidone anche:
Per garantire una raccolta differenziata dell’organico efficace, è fondamentale seguire alcune pratiche semplici ma essenziali. Ad esempio, è utile usare sacchetti biodegradabili da mettere nel bidone dei rifiuti dell’umido, evitando sacchetti di plastica che non si decompongono. Inoltre, è importante tenere il bidone dell’organico in un luogo fresco e asciutto per ridurre gli odori.
Spesso si fa confusione tra Biodegradabile e Compostabile. La distinzione tra questi due termini è dettata dal tempo impiegato dai materiali per dissolversi naturalmente. Secondo quanto deciso dalla normativa europea (EN 13432 del 2002) i prodotti biodegradabili sono quelli che si dissolvono del 90% entro 6 mesi. Mentre, per poter essere definiti e trattati come rifiuti compostabili i prodotti devono decomporsi del 90% entro 3 mesi al massimo.
Un ottimo sistema per riciclare i rifiuti dell’umido è quello di convertire gli scarti organici in compost, cioè un fertilizzante naturale con il quale puoi nutrire la terra. Puoi organizzare a casa una zona con il bidone dell’organico compostabile e avere così un concime naturale per le piante di casa e per il tuo orto. Ricorda che puoi mettere nell’umido del compost tutti gli scarti di frutta e verdura, le foglie e i rami di piante.
Comprendere cosa si butta nell’organico è essenziale per una gestione efficace dei rifiuti. Ognuno di noi può fare la differenza attraverso piccole azioni quotidiane nella gestione dei rifiuti organici. Con informazioni corrette e un approccio consapevole, possiamo tutti contribuire a un futuro più sostenibile.