Appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, la dicondra è la pianta perfetta per chi intende realizzare un giardino a bassa manutenzione. Sebbene sia piuttosto delicata, e non sia adatta a troppi calpestii e schiacciamenti, presenta un grosso vantaggio: superando raramente i 3-5 centimetri, non ha bisogno di tagli frequenti.
Un prato che non si taglia, dunque, non è un desiderio irrealizzabile: basta piantare semi di dicondra. Il suo aspetto deve però piacere: il prato di dicondra non ha fili d’erba, ma fusti prostrati e foglioline piccole e rotonde color verde brillante. In primavera, poi, si riempie di fiori bianco-giallo.
La dicondra (o Dichondra Repens) è una pianta strisciante sempreverde a crescita bassa, spesso usata come tappezzante. Sebbene dia vita a delicati fiori, viene scelta soprattutto per le sue foglie che, carnose e tondeggianti, sono perfette per realizzare prati verde acceso.
Le varietà di dicondra, per la verità, sono diverse. Le più diffuse sono cinque:
● Dicondra carolinensis: originaria degli Stati Uniti sudorientali e delle Bermuda, ha piccole foglie con fiori minuscoli e poco appariscenti;
● Dicondra micrantha: originaria della Cina e del Giappone, si trova spesso ai bordi delle strade e sui pendii delle montagne;
● Dicondra occidentalis: originaria dell’Europa, predilige gli ambienti a bassa umidità e fa piccoli fiori color crema;
● Dicondra recurvata: molto diffusa soprattutto in Texas, fiorisce all’inizio della primavera;
● Dicondra argentea: originaria dell’America centro-settentrionale, si caratterizza per le foglie argentee ed è indicata per la creazione di piccoli cespugli a cascata.
La dicondra ama il sole: se è pienamente esposta, non è necessario tagliarla. Se si trova invece all’ombra, è sufficiente un taglio ogni 1-2 mesi per mantenerla ad un’altezza massima di 5 centimetri.
Inoltre, è bene sapere che la dicondra non richiede molta acqua: l’irrigazione perfetta avviene con un getto d’irrigazione con regolazione della potenza.
Utilizzabile come sostituta del prato, nelle fioriere o nei bordi delle aiuole, la dichondra repens predilige un terreno sabbioso e non compresso, ben drenante e privo di erbacce. L’ideale è che riceva almeno 6 ore di sole al giorno (sotto i 5°C muore).
Il prato di semina può essere realizzato con sementi diverse oppure, per un aspetto più omogeneo, con una sola varietà: il prato di dicondra appartiene alla seconda categoria. Perfetto soprattutto per angoli ornamentali, è adatto ai climi mediterranei: affinché sopravviva durante l’inverno, infatti, le temperature non devono scendere sotto i 4-5°C.
Inizia a preparare il terreno un mese prima della semina: rendilo morbido con una zappa e un rastrello dai denti metallici. Spargi i semi in superficie e annaffiali. Puoi anche spingerli leggermente in profondità, ma sempre assicurandoti che ricevano il sole.
Mantieni umida la terra: nelle zone più soleggiate bagna i semi anche più volte al giorno, fino a che non germoglieranno. Eventualmente, puoi creare uno strato superficiale di torba per aiutare il terreno a trattenere l’umidità.
Non utilizzare diserbanti: eventuali piante infestanti vanno tolte a mano.
Il prato che non si taglia richiede una manutenzione molto bassa, ma è comunque necessario prendersene cura.
Come? Le zone che ricevono meno sole cresceranno leggermente di più: provvedi a tagliarle, soprattutto se vuoi utilizzare la dicondra come tappeto erboso. Non lasciare mai che il terreno sia impregnato d’acqua: la dicondra sopporta bene il caldo e, una volta cresciuta, puoi anche lasciare che la terra si asciughi tra un’irrigazione e l’altra.
Per mantenerla in salute, ogni mese utilizza un concime granulare universale. Presta poi attenzione ai parassiti: sebbene non venga attaccata da molte malattie, l’Alternaria può esserle letale. Si tratta di un fungo caratterizzato dalla comparsa di macchie sulle foglie (inizialmente gialle, poi marroni o nere): quando una pianta ne viene colpita è necessario eliminarla per evitare che infesti le altre.
La dicondra è solo una delle tante soluzioni per il proprio manto erboso. Alla domanda “qual è l’erba migliore per il prato”, infatti, non si può che rispondere: dipende dalle tue esigenze.

Il prato di dicondra è un prato ornamentale, non adatto alle attività ludiche né sportive. Se ti piace l’effetto del prato all’inglese, con erba alta 3-4 centimetri e un aspetto ordinato, pianta la Festuca arundinacea o la Poa pratensis. Tuttavia, sappi che è il prato più difficile da mantenere. In alternativa puoi utilizzare la gramigna, che dipende meno dalle irrigazioni e resiste di più alle alte temperature, oppure il cosiddetto prato sportivo: per via della sua resistenza al calpestio, è il più utilizzato nei giardini delle abitazioni.