L’estate è la stagione dei giochi in giardino, dei barbecue sotto le stelle, dei pranzi della domenica circondati dagli amici. Ecco, dunque, che curare il proprio spazio verde aiuta a creare la cornice ideale.
Se le operazioni “di pulizia” classiche sono necessarie in tutti i giardini, dal taglio del prato alla rimozione di erbacce e fiori secchi, i più attenti amano l’idea di un giardino fiorito. Specialmente durante l’estate, quando lo si vive per più ore al giorno.
Ma quali sono i fiori estivi a fioritura perenne? Quali le specie da coltivare, per ottenere una moltitudine di colori tra giugno e settembre?
Pianta perenne tappezzante, la campanula è un fiore amatissimo per via della sua forma simile ad una campanella. I petali possono essere bianchi, viola, lilla, blu o gialli, e la coltivazione può avvenire in piena terra oppure in vaso o fioriera.
Tuttavia, la coltivazione della campanula non è semplicissima. L’ideale è seminarla quando la temperatura è intorno ai 15°C, e il terreno va mantenuto umido con innaffiature quotidiane durante l’estate e con più moderazione nei mesi freddi. Infine, in primavera e in estate, è consigliabile concimare la campanula aggiungendo all’acqua un po’ di concime liquido ogni 2-3 settimane.
Tra i fiori estivi a fioritura perenne vi è anche la coloratissima azalea. Se si sceglie una varietà sempreverde la coltivazione dovrà avvenire in vaso, mentre le varietà caducifoglie o semi-sempreverde possono essere coltivate anche in giardino (purché in angoli riparati o alla base di alte piante).
Il terreno deve essere ricco, sempre umido e ben drenato: l’ideale è acquistare un terriccio per acidofile. Il fertilizzante deve essere di tipo liquido, e va diluito nell’acqua dell’innaffiatura: una volta al mese prima che nascano i fiori, ogni 15 giorni quando sono sbocciati.
Ogni quanto innaffiare le azalee? Se fiorite, ogni giorno (utilizzando acqua piovana recuperata o priva di calcare).
Tra i fiori estivi perenni da vaso il più semplice da coltivare è la calibrachoa.

Con i suoi piccoli fiori a crescita cascante ma compatta, è perfetta soprattutto nelle fioriere da balcone. Soprannominata “petunia nana” per via della somiglianza con la petunia, la calibrachoa fiorisce senza sosta tra aprile e ottobre.
La sua manutenzione è davvero minima, resiste bene alle temperature estive ma non tollera le gelate più forti. Per questo motivo è perfetta per chi vuole un balcone fiorito nella bella stagione, ed ha la possibilità di spostare in casa le piante quando fa più freddo.
Le specie di garofano sono molte, ma tutte si caratterizzano per la loro resistenza. È infatti il fiore perfetto, questo, per chi desidera un giardino fiorito ma non ha molto tempo da dedicarvi.
Al garofano bastano infatti un’esposizione in pieno sole e un terreno ben drenato (in caso di terreno povero di nutrienti si può sopperire con un concime da fiori) perché cresca rigoglioso. La sua collocazione ideale è lungo un muretto fiorito oppure su rocciati.
Il fascino dei campi di lavanda, tipico della Provenza, può essere ricreato nel proprio giardino. O perlomeno in qualche suo angolo.
La lavanda è infatti molto semplice da coltivare, e resiste bene anche a condizioni climatiche avverse. Se esposta al sole e al vento sa crescere in abbondanza, a patto di bagnarla con parsimonia (aspettando che il terreno sia asciutto tra un’innaffiatura e l’altra). Le sue spighe blu-violetto regaleranno al giardino un fascino country.
Il nasturzio (o tropeolo) ha fiori colorati, generalmente nelle sfumature del giallo o del rosso, ed è commestibile. Viene generalmente seminato nell’orto ma può anche crescere in vaso.
Il periodo ideale per la semina è durante l’inizio della primavera. Assicurati di far crescere il nasturzio in pieno sole, proteggendolo però quando il caldo diventa eccessivo. In fase di seminatura, il terreno deve essere povero e drenato.
Tra i fiori più belli ci sono infine i papaveri, facili da riconoscere grazie all’alto fusto ed al loro colore rosso acceso. Coltivarli è semplice: basta scegliere un angolo di giardino soleggiato e ventilato, e seminarli a distanza di 15-20 cm l’uno dall’altro tra l’inizio della primavera e l’inizio dell’estate.

Una volta effettuata la semina è necessario procedere con la prima innaffiatura, e poi bagnare il terreno ogni tre giorni.