Il 18 marzo si celebra la Giornata mondiale del riciclo, volta a sensibilizzare i consumatori sull’importanza di un corretto smaltimento dei rifiuti. L’obiettivo? Agevolare lo sviluppo di un’economia circolare che sappia valorizzare le risorse e tutelare il nostro pianeta.
Ma quanto si ricicla in Italia? Ben il 79%, il doppio della media europea. Nel recente report GreenItaly 2021, Symbola ha messo in luce il comportamento virtuoso degli italiani in tema di riciclo. Basti pensare che, nel nostro Paese, viene riciclato l’81% degli imballaggi in carta e cartone (oltre l’obiettivo del 75% fissato dall’UE e molto vicino all’85% previsto per il 2023).
Ma se per la raccolta differenziata di carta e cartone i dubbi sono pochi, come si riciclano gli altri oggetti d’uso comune? Prima di rispondere a questa domanda, però, vediamo insieme quali sono i principi alla base del riciclo.
Il Decreto Legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997, noto come Decreto Ronchi, ha introdotto la pratica delle 4 R:
● ridurre, acquistando prodotti senza imballaggio (come i detersivi o i cereali sfusi, disponibili in diversi esercizi commerciali) o con imballaggio ridotto al minimo;
● riutilizzare, cercando di far durare il più possibile quanto acquistato. I vestiti possono essere passati tra fratelli e cuginetti o donati a chi ne ha più bisogno; i sacchetti di plastica con cui si porta a casa la spesa possono essere utilizzati per il trasporto degli oggetti fino a che si rompono; l’acqua del condizionatore può essere riciclata per il ferro da stiro;
● riciclare, avendo cura di eseguire nel modo corretto la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica e alluminio;
● recuperare, regalando una seconda vita ad un prodotto non più utilizzabile per il suo scopo primario, attraverso il fai da te oppure utilizzandolo per lavoretti creativi con i bambini.

Non solo carta e cartone, plastica e vetro. Ci sono oggetti d’uso comune che, talvolta, è difficile capire come smaltire.
Ti sono avanzate piccole quantità di vernici? Non necessariamente devi buttarle. Puoi ad esempio mescolarle tra loro e utilizzarle per dipingere le pareti della cantina o del garage. Oppure, puoi chiedere alle associazioni del tuo Comune, alla parrocchia o alle scuole se ne hanno bisogno.
Se invece vuoi/devi buttare via le tue vernici, chiama l’Ufficio Ambiente ed Ecologia del tuo Comune: saprà dirti se la piattaforma ecologica è attrezzata per lo smaltimento delle vernici o ti indicherà dove portarle. Non buttarle mai nel WC (danneggeresti le tubature) e non versarle nel terreno (danneggeresti il suolo).
Essendo un rifiuto nocivo, la batteria dell’auto non va gettata nel normale bidone della spazzatura: è necessario contattare il Cobat (800-869120) per conoscere il punto di smaltimento più vicino.
L’olio usato dell’auto, invece, può essere riciclato per ottenere olio nuovo. Se ti occupi direttamente del cambio olio della tua auto, chiama il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati per ottenere indicazioni (800-863048).
Devi cambiare le lampadine e non sai dove smaltire le vecchie? Devi sapere che le lampadine esauste, sia quelle LED che quelle a risparmio energetico, sono rifiuti speciali.
Devono dunque essere portate presso la piattaforma ecologica del proprio Comune insieme ai rifiuti RAEE, acronimo che sta per “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”. Non possono dunque essere gettate nel bidone del vetro.

Lo stesso vale anche per gli specchi. Il vetro degli specchi contiene argento, motivo per cui i pezzi vanno portati presso la piattaforma ecologica, avendo cura di avvolgerli in un materiale protettivo così da evitare rischi e ferite accidentali.
Di norma, le bombolette possono essere riciclate insieme alle lattine. Se contengono però rifiuti pericolosi, bisogna portarle presso le piattaforme ecologiche comunali. Il consiglio? Comprare solo bombolette prive di CFC, ovvero di Clorofluorocarburi, elementi inquinanti per l’ambiente.
Dopo il barbecue, o una volta spento il camino, non sai dove buttare la cenere rimasta o gli avanzi di carbonella?
È un rifiuto organico e, come tale, puoi gettarli nel bidone dell’umido. Oppure, puoi usarli come fertilizzante direttamente nel terreno o in vasi e fioriere.
Sebbene siano in plastica, penne e pennarelli non sono considerati involucri. Non vanno dunque smaltiti insieme alla plastica ma gettati nel bidone dell’indifferenziato.
Una particolare attenzione va riservata ai fitofarmaci e a quei prodotti che devono essere diluiti nell’acqua e utilizzati poi per le piante o come insetticidi.
Sono considerati a tutti gli effetti rifiuti pericolosi, motivo per cui i loro contenitori in plastica devono essere “bonificati”. Sciacquali tre volte con l’acqua, non riutilizzarli mai e consegnali a chi nel tuo Comune si occupa dello smaltimento di rifiuti speciali.

Infine, per smaltire i rifiuti è necessario anche utilizzare i sacchetti giusti.
Per i rifiuti in plastica abbi cura di usare sacchi e sacchetti in plastica, per l’umido sacchetti biodegradabili, per la carta e il cartone scatoloni oppure sacchetti di carta.
Se porti il vetro alla campana, ricordati anche di non gettare mai il sacchetto con cui lo hai trasportato.