Durante l’inverno, specialmente se si vive in una zona dal clima rigido, è fondamentale mettere al riparo le proprie piante dal freddo e dal gelo. Poco importa, se hai un giardino o un terrazzo: le piante vanno protette. Per farlo puoi usare le serre, o i teli di protezione. L’importante è scegliere il modello giusto, in base alla specie e alla grandezza della pianta.
Prima di vedere i diversi tipi di telo per le piante, è necessario sapere quando usarli. Le specie che più temono il freddo sono quelle che provengono dai climi caldi, e dunque da zone mediterranee o tropicali: le palme, gli agrumi, l’olivo, la gardenia, ma anche piante come l’ibisco e il gelsomino, e diverse specie erbacee.
Se vivi nel Nord Italia, e vuoi vederle crescere e prosperare, proteggile col tessuto non tessuto. Gli agrumi e le piante della macchia mediterranea hanno tessuti ricchi d’acqua, e vasi linfatici non sufficientemente protetti. Gli arbusti, poi, hanno rami che potrebbero spezzarsi sotto la neve. Ecco perché il tessuto non tessuto si rivela in questi casi fondamentale.
Non hanno bisogno invece di un telo protettivo le piante originarie della Pianura Padana o di zone climatiche fredde come ortensie, rose, aceri, laurocerasi e le piante a foglia caduca.
Come proteggere le piante dal freddo? Puoi portarle dentro casa, usare lo spray antigelo, montare una serra. O, per l’appunto, usare il telo antigelo in tessuto non tessuto. Costituito da un materiale traspirante, e disponibile in versione leggera o pesante, protegge le piante dal gelo ma non toglie loro l’ossigeno.
Coprirle con un normale telo o con una coperta non sarebbe ugualmente funzionale: il TNT lascia traspirare erbe, fiori e alberi, ma evita che le foglie e i rami si gelino e si rompano.

Per preservare gli alberi durante i mesi invernali, soprattutto a gennaio e febbraio, il telo di protezione contro il gelo è l’alleato più prezioso. Chiamato anche telo antighiaccio, è realizzato in un tessuto non tessuto particolare, simile al tessuto non tessuto tradizionale ma più resistente al freddo.
Come per gli altri teli protettivi, il suo utilizzo è piuttosto semplice: basta posarlo sulla chioma della pianta e legarlo al tronco, perché la sua posizione sia stabile e la pianta resti ben protetta dalle temperature più rigide.
Nel caso in cui le piante si trovino all’interno dei vasi, è sempre consigliabile coprire anche il contenitore per mantenere il calore del terreno e prevenire il gelo, che potrebbe causare danni irreparabili alle radici, la parte più delicata della pianta.
Scegli dunque un telo abbastanza grande da coprire l’intera pianta dalla chioma alle radici, per proteggerla completamente. Se le piante si trovano invece nel terreno, pulisci bene l’area attorno ed effettua, se lo ritieni opportuno, una potatura. Copri quindi la chioma con il tessuto non tessuto, fermalo attorno al tronco senza stringere troppo e aggiungi ulteriore protezione per le radici, soprattutto se si trovano in superficie, creando uno strato di pacciamatura contro il gelo e il vento.

Esattamente come fanno le foglie cadute nei boschi, la pacciamatura agisce come difesa naturale per il terreno circostante le piante. Non solo previene la dispersione di calore, ma fa anche da barriera contro la crescita di piante infestanti, combatte l’erosione del suolo e conserva la temperatura del terreno. Inoltre, riduce la necessità di irrigazione e rallenta la traspirazione del suolo.
I tipi di pacciamatura sono tre: organica, minerale e in tessuto. La prima è biodegradabile e, decomponendosi, fornisce nutrienti al terreno. La seconda può essere composta da sassolini o pietre. La pacciamatura in tessuto è indicata invece per le aree più estese, e può essere biodegradabile o in plastica.
I teli biodegradabili, in genere composti da materiali organici come le fibre di cocco, si decompongono naturalmente in pochi anni e favoriscono la crescita della vegetazione al di sotto. I teli di plastica sono indicati sui terrapieni per prevenire l’erosione del suolo o fenomeni di smottamento.
Per il tuo giardino, utilizza teli in tessuto non tessuto come pacciamatura per le piante, soprattutto se nella tua zona le notti sono molto rigide.