Specialmente d’estate, quando le temperature si alzano vertiginosamente, i nostri prati hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile. Bisogna innaffiarli a dovere, ma senza esagerare: la differenza tra un prato folto e sano e un prato impregnato d’acqua è molto elevata, poiché nel secondo caso la possibilità che incorra in malattie è maggiore. D’altra parte, un prato non innaffiato a sufficienza con ogni probabilità si seccherà e morirà.
Da qui l’importanza di sapere quando innaffiare il prato, a seconda della stagione e della zona climatica in cui si vive.
Per capire la salute del tuo prato, il modo migliore è osservarlo: se l’erba inizia a perdere il suo colore vibrante significa che ha bisogno d’acqua, e così se comincia ad assumere sfumature brunastre. Un altro piccolo trucco è prendere nota di quanto è elastica l’erba dopo essere stata calpestata: se rimane abbassata e non tende a risollevarsi, ha bisogno di essere innaffiata. Allo stesso modo, il prato riceve troppa poca acqua se si formano macchie gialle e marroni in alcune zone e se gli steli d’erba si arricciano e scuriscono nella parte superiore.
Se vuoi essere sicuro del livello di umidità del tuo prato, puoi provare a piantare un cacciavite lungo 15 centimetri nel terreno: se fai fatica a spingerlo, la disidratazione è elevata.
Quand’è il momento migliore per innaffiare, dunque? L’ideale è la mattina presto, prima delle 10.00, quando la temperatura non è ancora elevata e il sole è meno intenso. Farlo più tardi sarebbe controproducente, in quanto l’acqua evaporerebbe molto più velocemente. In alternativa puoi anche innaffiare il prato la sera, ma non più tardi delle 18.00, specialmente se si vive in una zona con una forte escursione termica notturna.
Questo vale, ovviamente, per la stagione estiva. Se ti stai chiedendo invece quando innaffiare il prato in inverno, sappi che non è quasi mai necessario: durante i mesi più freddi, a bagnarlo ci pensa la pioggia. Se però l’inverno è mite, e la pioggia molto scarsa, puoi pensare di innaffiarlo un paio di volte al mese.

Per decidere ogni quanto innaffiare il prato, e quanta acqua usare, devi considerare diversi fattori: il tipo di erba, la temperatura esterna, la tipologia di terreno e l’età del tuo prato.
In generale, in primavera e in autunno è sufficiente innaffiare il prato ogni due o tre giorni. In estate, invece, puoi pensare di farlo ogni giorno.
La soluzione più comoda? Utilizzare un sistema di microirrigazione, che utilizzi l’irrigazione interrata per innaffiare il prato in automatico. Grazie alla centralina di cui tali impianti sono dotati, puoi programmare l’irrigazione in modo che funzioni anche quando non ci sei. Non solo: verrà erogata solamente l’acqua necessaria e, grazie ai sensori, gli erogatori si fermeranno in automatico in caso di pioggia. In commercio esistono molti kit per l’irrigazione, pistole, lance e irrigatori, ma anche strumenti per l’irrigazione di superficie. Tutto dipende dal tuo prato, dalle proprie esigenze e dal sistema che ti sembra più comodo per il tuo giardino.
In linea generale, considera 5 minuti di irrigazione in primavera e in estate e 10 minuti in estate se utilizzi irrigatori statici; se gli irrigatori sono dinamici, ti serviranno rispettivamente 20 e 40 minuti.
Pensi di aver esagerato con l’acqua? Capirlo è semplice: se defluisce dal prato verso l’esterno, vuol dire che l’innaffiatura è stata eccessiva al punto che il terreno non è riuscito ad assorbirla.
Allo stesso modo, se il terreno sembra eccessivamente fangoso o spugnoso, hai probabilmente usato troppa acqua. E così se sono nate molte erbacce o se sono comparsi i funghi.
Non esiste uno strumento giusto o sbagliato, quando si tratta di innaffiare il prato: l’importante è che l’acqua venga applicata in modo uniforme, coprendo l’intero spazio. L’innaffiatura dovrebbe essere graduale e non troppo energica, per consentire al terreno di assorbirla.
Se utilizzi un sistema di irrigazione, controlla quanto uniformemente distribuisce l’acqua così da apportare le modifiche necessarie per migliorare direzione e velocità. Se qualche area del tuo prato è particolarmente fitta e rigogliosa, o al contrario è troppo secca, la distribuzione è disomogenea. L‘irrigazione manuale del prato può garantire una buona copertura ed efficienza perché ti dà modo di effettuare un controllo maggiore, ma richiede diverso tempo.
Scegliere a quale tecnica affidarti dipende dunque principalmente dal tempo che hai per dedicarti al tuo giardino.