Le piante tappezzanti sono la soluzione perfetta per riempire i vuoti in giardino e per donare alla propria area verde un aspetto unico.
Del resto, le varietà disponibili sono davvero molte: ci sono piante tappezzanti perenni resistenti al freddo, altre che sopportano bene il sole, altre ancora che disegnano sterminati manti colorati. Tutto dipende dall’effetto che si vuole ottenere, e dall’esposizione e dalle caratteristiche del proprio giardino.
Le piante tappezzanti sono quelle piante che, sviluppandosi fittamente, vanno a rivestire l’area in cui vengono seminate. Avendo una certa resa estetica, sono l’ideale per coprire le aiuole basse, per realizzare un tappeto erboso un po’ diverso, per abbellire una parete o una zona del giardino difficile da raggiungere.
Oltre che belle, le piante tappezzanti sono pratiche: richiedono infatti una bassa manutenzione e crescono senza bisogno di troppe cure. E, spesso, sanno resistere al caldo, al freddo e alle malattie.
Una tra le piante tappezzanti più amate è la dichondra, scelta spesso per sostituire il prato quando il clima è caldo e secco. Con le sue foglioline tonde, color verde brillante, predilige il sole e non riesce a crescere in piena ombra se le temperature scendono sotto i 4°C. Viene in genere usata per inframezzare le piastrelle a fuga larga nei cortili residenziali, ma può crescere anche sotto gli alberi, purché non siano troppo fitti.
Per far crescere la dichondra al meglio, è necessario preparare il terreno con un mix di 50% sabbia e 50% terriccio universale, eliminare le piante infestanti e usare un concime per piante verdi. La semina deve avvenire in primavera e l’innaffiatura deve essere abbondante: si può utilizzare l’innaffiatoio anche 3 o 4 volte al giorno per farla germogliare.
Tra le piante tappezzanti c’è anche l’edera comune che può avere foglie verdi, con variegature bianche, gialle o color crema. Tutte le varietà sono caratterizzate dal fatto di essere molto resistenti e facili da coltivare.
In alternativa valuta di acquistare la pervinca, una pianta di origine tropicale e disponibile in diverse varietà perenni rampicanti. Si tratta di una pianta ornamentale per via dei suoi coloratissimi fiori che fioriscono in primavera.
Per scegliere le piante tappezzanti è necessario considerare l’area climatica in cui si vive e guardare l’esposizione del proprio giardino:
● è al sole o all’ombra?
● è in piano o in pendenza?
● serve una pianta resistente al calpestio?
● pensi di poter irrigare l’area con regolarità, o ti serve una pianta tappezzante che sappia tollerare la siccità?
● vuoi una vegetazione verde tutto l’anno, oppure preferisci una specie con fioritura in un periodo specifico?
Le risposte a queste domande ti aiuteranno a restringere le tue scelte.
La peverina (o cerastio) è una pianta tappezzante che, in natura, cresce sulle rupi secche e sabbiose. In giardino è perfetta per riempire quegli angoli in cui la maggior parte delle piante non sopravvive (i muretti a secco, le scalette naturali, le aree rocciose) ma anche per le bordure di siepi e aiuole.

Soprannominata “neve d’inverno” per via dei suoi fiorellini candidi, ama i terreni poveri, calcarei e sassosi esposti in pieno sole. Il concime non serve, mentre l’irrigazione deve essere scarsa. In autunno e in inverno basta l’acqua piovana, nei mesi più caldi si può bagnare la mattina presto oppure la sera.
Nota anche come muschio scozzese o irlandese, la sagina subulata è una pianta tappezzante molto resistente: non teme il freddo, ma neppure il calpestio, e non ha bisogno d’essere tagliata. Con l’aiuto di una paletta, piantala a mezz’ombra oppure all’ombra: resisterà fino a -15°C (mentre il caldo è suo nemico).

Il terreno ideale è sabbioso o ghiaioso ma ben drenato e va mantenuto umido, motivo per cui le innaffiature devono essere regolari e frequenti soprattutto durante l’estate. Una volta l’anno, in primavera, nutrila con un concime granulare a lento rilascio.
Chiamata anche bugola, sebbene il suo nome scientifico sia Ajuga reptans, l’erba di San Lorenzo produce dalla primavera all’estate tante piccole spighe, ricoperte da fiori tubolari blu-viola. L’esposizione perfetta è in piena ombra, o in mezz’ombra, in un’area ventilata.

Sebbene sia una pianta forte, necessita di un terreno sempre umido: le innaffiature devono essere abbondanti, soprattutto nei mesi più caldi, ma è necessario assicurarsi che la terra sia ben drenata e che non vi siano ristagni.
Tra le piante tappezzanti fiorite, una delle più belle è l’aubrezia (aubretia). I suoi “cuscini” di fiori possono decorare mura e giardini rocciosi, aiutati da piccole foglie tondeggianti ricoperte da una peluria leggera.

Se necessiti di una soluzione resistente al freddo, e che ben sopporti l’ombra, ricordati di scegliere però la varietà nana.
L’aubrezia va seminata tra febbraio e luglio, in terreni calcarei e rocciosi. L’innaffiatura deve essere regolare e, per prevenire le malattie, è fondamentale utilizzare preventivamente un fungicida a base di zolfo e rame e un insetticida ad ampio spettro.
Simile per aspetto alla dichondra, il trifoglio raggiunge un’altezza di circa 10 cm e resiste al gelo e alla siccità.
Inoltre, è sufficiente tagliarlo due o tre volte all’anno e non ha bisogno di essere concimato. È adatto soprattutto a quei contesti ad elevato calpestio.