I sistemi di irrigazione sono una parte fondamentale del giardino: senza di essi, non si riuscirebbe a garantire alle piante il giusto apporto d’acqua. O meglio, ci si dovrebbe attrezzare con innaffiatoi e tubi di diverse lunghezze.
Ma come si fa a scegliere il sistema di irrigazione per il giardino? E qual è la tipologia più adatta, tra le tante in commercio?
Il sistema di irrigazione è la soluzione più pratica per fornire al proprio giardino la giusta quantità di acqua. Permette di nutrire prato e aiuole, alberi e piante, anche da remoto. Che si scelga un’irrigazione interrata oppure a goccia, regala al proprio spazio verde un aspetto professionale: non dovrai più trascorrere lunghe ore a bagnarlo con l’innaffiatoio e la canna dell’acqua, e non dovrai preoccuparti quando sarai in vacanza. Grazie ai timer per l’irrigazione, inoltre, potrai programmare il giorno e l’ora dell’irrigazione, ma anche la sua durata.
Esistono numerosi sistemi d’irrigazione, ma i principali sono due: l’irrigazione a goccia (o microirrigazione) e l’irrigazione interrata. I primi consentono di controllare l’erogazione con una precisione maggiore: l’acqua scende a piccole gocce, direttamente attorno alle radici. I secondi, invece, utilizzano grandi getti d’acqua, e sono quindi ideali per coprire le aree più estese.
Se devi prenderti cura di un’ampia area verde, la soluzione migliore è installare un impianto di irrigazione interrata. Grazie alla centralina per l’irrigazione di un grande giardino, puoi suddividere lo spazio in zone così da programmare per ciascuna la modalità d’irrigazione più indicata.
Di norma, le centraline sono collegate ad un sensore per la pioggia e alle stazioni metereologiche: in questo modo, possono interrompere l’erogazione quando comincia a piovere ma anche non attivare i sensori se c’è una perturbazione in arrivo. Inoltre, i modelli più evoluti possono essere gestiti da tablet e smartphone, attraverso la loro app.
Ma come funziona l’irrigazione interrata? Le tubature interrate sono collegate a irrigatori a scomparsa che, se non servono, restano rasenti al suolo. Quando azionati, al contrario, fuoriescono e disperdono l’acqua.

L’irrigazione a goccia è un modo efficiente per assicurarsi che le piante ricevano abbastanza acqua quando non si è in casa. Non solo: questo sistema di irrigazione può anche aiutare a risparmiare in bolletta, se correttamente installato.
La microirrigazione consente infatti di fornire alla pianta solo la quantità di acqua di cui realmente necessita, senza sprechi e senza che si vengano a creare ristagni che farebbero marcire le radici. Tra i suoi vantaggi, infine, vi sono la facilità d’installazione e la modularità: se si aggiungono o tolgono piante, è possibile aggiungere o togliere i gocciolatori.
Oltre alla dimensione del giardino, ci sono diversi altri aspetti da considerare per scegliere il giusto impianto di irrigazione, quali:
Il tipo di terreno può influenzare non solo il metodo di irrigazione utilizzato, ma anche la durata dell’erogazione. I terreni sabbiosi richiedono frequenti erogazioni d’acqua a velocità elevata, per mantenere umide le radici. I terreni argillosi possono trattenere l’umidità più a lungo, ma necessitano di irrigazioni frequenti a bassa velocità.
Gli irrigatori sono sconsigliati nelle aree in cui i venti forti sono comuni e nelle zone aride a bassa umidità, poiché le perdite d’acqua dovute all’evaporazione sarebbero molto elevate. L’irrigazione a goccia, al contrario, è indicata per entrambe le condizioni.
Se hai un prato molto grande e un numero elevato di piante, avrai bisogno di un sistema di irrigazione interrato con irrigatori a scomparsa.

Oltre ai sistemi di irrigazione interrata con irrigatori a scomparsa, e all’irrigazione a goccia, è possibile optare per altre due tipologie di impianto:
In coltura, infine, vengono impiegate anche l’irrigazione per scorrimento e l’irrigazione per sommersione. L’irrigazione per scorrimento (o per gravità) vede l’acqua scorrere in solchi scavati prima della semina: adatta a orti e campi di ampie dimensioni, necessita di una leggera pendenza. L’irrigazione per sommersione prevede invece che l’acqua scorra lungo appositi canali, sommergendo il campo per un certo periodo di tempo. Un sistema, questo, indicato soprattutto per la coltivazione di mais e riso.