Se hai in programma di imbiancare casa, non trascurare l’importanza del fissativo aggrappante.
I fissativi aumentano l’adesione della vernice alla superficie del muro, il che è molto importante su pareti scrostate o dalla porosità variabile. Su muri già di dipinti, o macchiati, impediscono che le macchie di sporco o di colore fuoriescano dal nuovo colore.
Inoltre, riducono il numero di mani necessarie a ottenere una parete uniforme, prevengono lo scolorimento delle pareti esposte alla luce solare diretta e, se contengono additivi antimuffa, combattono l’umidità e le antiestetiche macchie verdi e nere.
Ma come si sceglie il fissativo giusto per i propri progetti e, soprattutto, come lo si usa?
Prodotto a base di resine acriliche ecologiche, il fissativo richiede circa 4 ore per asciugarsi completamente (a una temperatura di 18-20°C). La sua particolarità sta proprio nel breve tempo di asciugatura: non è necessario aspettare troppo a lungo, prima di poter stendere la vernice.
Inoltre, aumentando la capacità della pittura di aggrapparsi al muro, riduce gli sprechi: in genere è sufficiente una sola mano di colore per ottenere l’effetto desiderato, scegliendo un buon primer.
Per applicare il fissativo murale è necessario diluirlo con acqua, seguendo le proporzioni indicate sulla confezione, che possono variare in base al produttore (solitamente il rapporto di diluizione consigliato è di uno a sette, ovvero un litro di fissativo per sette litri di acqua). Rispettare le proporzioni è fondamentale per ottenere risultati ottimali.
L’applicazione del fissativo murale deve avvenire prima di procedere con la verniciatura, con il rullo o con il pennello: assicurati che le pareti siano state precedentemente carteggiate e attendi che il fissativo sia completamente asciutto prima di iniziare a dipingere.
Se avanzi del prodotto, puoi conservarlo in un contenitore ermetico, mantenendolo in un ambiente con una temperatura compresa tra i 5 e i 35°C e ricordandoti di utilizzarlo entro due anni.
Sebbene già dopo mezz’ora il fissativo risulti asciutto al tatto, prima di passare la vernice è necessario attendere 6-24 ore.
Se le pareti devono essere anche stuccate, l’ordine è il seguente: stucco, aggrappante e colore.
Il fissativo va sempre applicato, dunque? No: bisogna utilizzarlo su pareti rasate, mai intonacate, con finitura in gesso, riparate di recente o in caso si voglia utilizzare una pittura lavabile su una superficie trattata con la tempera.

Non tutti i fissativi sono uguali, anzi, ognuno svolge la sua specifica funzione.
I fissativi antimuffa sono prodotti acrilici indicati per proteggere le pareti dall’aggressione di microrganismi, anche nelle stanze più umide. I fissativi termici, isolanti e traspiranti, disponibili per interno o per esterno, aumentano il comfort abitativo, prevengono la formazione di muffa e umidità, e aumentano la temperatura interna della casa specialmente se abbinati a pitture termoisolanti.
Generalmente, sono questi i fissativi utilizzati per le mura. Esistono poi fissativi per legno, per ridurre l’assorbimento dell’umidità su porte e superfici legnose, fissativi spray per dipingere metallo e plastica, e fissativi per piastrelle quando si vuole cambiare il volto di bagni e cucine senza togliere il vecchio rivestimento.
Come scegliere il fissativo, dunque? Se la parete non è mai stata trattata, o è composta da materiali porosi come l’intonaco o il cartongesso, preferisci i fissativi isolanti. Lo stesso in caso di superfici sfarinate, polverose o rovinate. Se invece la parete è soggetta a umidità, come nei bagni o in cucina, preferisci un fissativo antimuffa.
Ricorda che i fissativi isolanti sono generalmente trasparenti una volta asciutti (ma ne esistono anche di leggermente colorati), mentre i fissativi aggrappanti sono bianchi e ricoprono alla perfezione il supporto su cui vengono stesi.