Per fissare al muro mensole e mobili sospesi, i tasselli sono fondamentali.
Anche chiamati stop o fischer, sono il sistema di ancoraggio più utilizzato. Permettendo alla vita di aderire meglio all’interno della parete, sono progettati appunto per ospitare la vite o un altro accessorio: sarà quest’ultimo a sorreggere l’elemento da appendere, sia esso un quadro, una mensola o un vano contenitore.
I tasselli, per la verità, non si utilizzano solo nel muro: possono essere usati per ancorare mensole e pensili su pareti di qualsiasi materiale. L’importante è scegliere per ciascun supporto il tassello adeguato.
Come decidere quali usare? Innanzitutto, devi considerare il materiale in cui il tassello dovrà essere inserito. Per la scelta della lunghezza e del diametro devi invece basarti sul peso che il tassello dovrà sostenere, mentre la tipologia di elemento da appendere determinerà la sua testa.
Tre sono le tipologie fondamentali di supporto in cui il tassello può essere inserito:

Il muro pieno è il materiale da costruzione più solido, in quanto non presenta vuoti. Fanno parte della categoria:
I tasselli per muro pieno possono essere a espansione, a battere oppure rosetta e dado:
Come mettere i tasselli nel muro? Con un trapano e una punta da muro, effettua il foro basandoti sul diametro del tassello. Una volta realizzato, spingi il tassello in fondo al buco e inserisci la vita con un cacciavite.
Ricorda che dimensione della punta dovrebbe essere leggermente inferiore alla dimensione del tassello, in modo da consentire una buona presa.
Il cartongesso richiede gli stessi tasselli dei muri forati: mattoni in gesso a nido d’ape, blocchi cavi di cemento leggero, mattoni cavi rossi, hourdis.
I tasselli per cartongesso possono essere ad accoppiamento geometrico, autoperforanti, autofilettanti o a espansione:

Più flessibili rispetto ai tasselli meccanici, i tasselli chimici non si basano sulla forza di attrito tra il tassello e il foro in cui viene inserito. Sfruttano invece la reazione chimica tra il tassello e una sostanza chimica, solitamente una resina epossidica o un adesivo, che viene iniettata nel foro insieme al tassello.
In questo modo, il tassello chimico si lega chimicamente alla superficie in cui è stato inserito, garantendo un ancoraggio resistente e duraturo. Il montaggio dipende dalla tipologia di tassello chimico scelto.
La fialetta ancorante dei tasselli chimici in fialetta deve essere inserita nel foro insieme alla barretta filettata, utilizzando un trapano a rotopercussione. Una volta rotta la fiala, il composto fuoriesce e fa presa nel muro, solidificandosi quasi istantaneamente attorno alla vite. Il supporto così saldato è pronto a sorreggere il carico. In alternativa, è possibile iniettare la resina nel foro attraverso una pistola e un erogatore, dopo aver miscelato i suoi due componenti.
Infine, se dopo aver inserito il tassello ti accorgi di aver fatto un buco troppo grande, una soluzione per evitare che il tassello si muova c’è.
Chiudi il foro con della carta bagnata e con un po’ di gesso. Crea poi un nuovo foro di diametro inferiore, su un altro punto della parete.
Se però non puoi creare un nuovo foro, devi agire diversamente. Inserisci nel buco del cemento a presa rapida, posiziona rapidamente il tassello e ruotalo così da farlo arrivare fino in fondo. Togli il cemento in eccesso, comprimilo bene attorno al tassello, e inserisci la vite.